Home > Concordia Sagittaria, Maria, Rosario > Concordia, terra di Maria

Concordia, terra di Maria


 

La Chiesa Cattolica, oggi, celebra la beata vergine Maria con il titolo di “Madonna del Rosario”.

Questa memoria mariana di origine devozionale si collega con la vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’impero ottomano. San Pio V attribuì quello storico evento alla preghiera che il popolo cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario. Secondo quanto narra la tradizione, c’è una speciale protezione mariana per tutti coloro che lo recitano devotamente, la garanzia che i fedeli non moriranno senza sacramenti, l’assicurazione che quanti propagheranno il Rosario verranno soccorsi dalla Madonna in ogni loro necessità.

Se volete saperne di più cliccate qui.

Questa festa ci permette non solo di rivolgere il nostro sguardo verso la nostra mamma celeste, ma anche verso il Rosario, preghiera potentissima che ogni cristiano ha a disposizione.

Concordia Sagittaria, cittadina in cui abito, è molto legata alla Madonna e ci sono molte celebrazioni che lo testimoniamo.

A tal proposito vi lascio ciò che ha scritto il mio parrocco, don Natale, sull’ultimo bollettino settimanale parrocchiale: “CONCORDIA, TERRA DI MARIA Questa definizione, che era solito dare il Vescovo Livio, è confermata dalle celebrazioni e ricorrenze mariane in tutto il territorio del comune di Concordia.

Ritengo che la devozione alla Madonna non solo sia una cosa bella, che fa onore a Concordia, ma anche un’attenzione cristiana arricchente per tutti noi concordiesi. Da quanto ci dicono le cronache del passato sembra confermato che le feste mariane, in genere, abbiano avuto l’avallo e la convalida dall’autorità della Chiesa solo dopo che la devozione semplice e forte del popolo le aveva “inventate”, attribuendo di volta in volta titoli diversi, a seconda delle necessità, alla Vergine Maria. Insomma, all’origine di ogni festa mariana c’è il cuore filiale di un popolo che vuole fare festa e onorare Colei che, per dono di Gesù dall’alto della Croce, è diventata nostra Madre celeste.

Maria Santissima è Madre di bontà e di tenerezza, aiuto sempre presente nei momenti belli come nei momenti bui della vita del popolo cristiano, che sempre si è affidato a Lei riconoscendola quale Madre dispensatrice di ogni grazia, cui consegnare le ansie, le sofferenze e le avventure della vita. Osservando il calendario ci si rende conto di come tutti i luoghi della nostra Unità Pastorale hanno un riferimento esplicito a Maria: Madonna della Misericordia al Paludetto, Madonna del Tempeston e Natività di Maria alla Tavella, Madonna del Carmelo a Cavanella, Madonna Maria bambina a Teson, Madonna della Pace al Loncon, Madonna del Santo Rosario prima a Concordia e poi a Sindacale e infine la Madonna della Salute che ogni dieci anni lascia l’altare in Cattedrale per essere portata in processione a benedire la nostra città.

Mi fermo un attimo a questo mese di ottobre sulla devozione della Madonna del S. Rosario. Ho sentito raccontare che un tempo nelle stalle ci si riuniva e il più anziano teneva su il Rosario, ed era un momento semplice ed efficace per mantenere unita la famiglia e affidare tutti e tutto all’intercessione materna di Maria.

Il mio ricordo per la recita del Rosario è diverso, non avendo i miei la stalla, ci riunivamo nella cucina, che era l’unica stanza in comune nella casa. Veniva accesa da noi bambini una candela, che poi veniva infilata in un bicchiere pieno fino a metà di sabion in modo che reggesse diritta la candela e s’incominciava la recita. Quando a reggere la recita veniva una mia zia, questa lo recitava in latino, ma venivano fuori tanti strambolotti e noi bambini ridevamo.

Quando cresciuto sono andato in Seminario e ho studiato un po’ di latino mi divertivo a chiedere alla zia che ci recitasse in latino la preghiera del “Salve Regina” e poi dicevo alla zia che neanche la Madonna, con tutta la sua bontà, aveva capito niente di quella preghiera. La zia mi rispondeva: “Ricuardate che la Madonna la capis sempre tut perché la scolta non sol che-e parole ma il cuor di chi che prea”. Grande sapienza dei semplici! Oggi in tante famiglie di Concordia, specialmente dove ci sono anziani, ci sono degli orari serali che sono sacri e nei quali è proibito disturbare, perchè per televisione o per Radio Maria è trasmesso il S. Rosario e come mi diceva una nonna: “Vado meio, a andarghe drio aa Teevision perché se no da soa me perdo, invesi cusì insieme rivo benon fino in fondo al Rosario”.

Cari anziani, con l’aiuto della televisione, della radio o da soli continuate a recitare il S. Rosario per le famiglie, per i giovani e per la parrocchia. Per chi può cerchi di riunirsi nei vari luoghi delle parrocchie dove si recita insieme il Rosario e raccogliere nella preghiera alla Madonna anche l’intercessione per tutti gli abitanti della zona in modo particolare per coloro che vivono situazioni di sofferenza nel corpo e nello spirito.

E a tutti, almeno in questo mese di ottobre dedicato alla recita del Santo Rosario, pregare insieme in famiglia almeno una decina di Ave Maria: facciamo così rifiorire nelle nostre case la preghiera e manteniamo viva la tradizione di Concordia, terra di Maria perchè Lei, da buona Madre, continui a proteggerci e a guidarci, tenendoci per mano, verso suo Figlio Gesù”.

  1. Al momento, non c'è nessun commento.
  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.