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Il #Corano senza veli


 

«Maometto, il più famoso impostore che fosse mai, nacque in seno a povera famiglia di padre pagano e di madre ebrea nella Mecca, città dell’Arabia. Vagando in cerca di fortuna, fu fatto agente di una vedova mercantessa di Damasco, che poscia lo sposò. Siccome pativa epilessia, egli seppe servirsi di questa sua infermità a provare la religione da sé inventata, affermando quelle frequenti cadute essere altrettanti rapimenti, in cui esso teneva colloqui con l’arcangelo Gabriele.

La religione che esso predicava è un miscuglio di paganesimo, di giudaismo e di cristianesimo. Ammette un solo Dio, non riconosce Gesù Cristo come Dio, ma soltanto come suo profeta (…) Dettò la sua credenza in lingua araba, compilando un libro, cui diede nome di Corano, ossia di libro per eccellenza; nel quale si vanta di aver operato un miracolo, per altro molto ridicolo. Narra cioè, che essendo caduto un pezzo di luna in una sua manica, egli seppe per bene racconciarla; ecco perché i maomettani presero per insegna la mezzaluna.

Conosciuto per uomo perturbatore, i suoi concittadini volevano ucciderlo. Ma l’accorto Maometto pigliò la fuga, e ripiegò a Medina con parecchi avventurieri, che l’aiutarono a impadronirsi di quella città. Questa fuga di Maometto appellasi Egira, che vuol dire persecuzione; e da essa appunto cominciò l’Era musulmana, corrispondente all’anno di Gesù Cristo 622. Il suo Corano è pieno di contraddizioni, assurdità e ripetizioni (…) Il maomettismo ebbe presto molti seguaci, ed in breve il suo autore divenuto capo di formidabili masnadieri poté con le parole, e assai più con le armi, dilatarlo quasi per tutto l’Oriente».

Don Giovanni Bosco, in «Storia ecclesiastica», Torino 1845

Mercoledì 31 Gennaio 2018, presso la sala consiliare del comune di Concordia Sagittaria (Ve), si è tenuto un interesantissimo incontro con Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore italiano di origine egiziana, organizzato dall’associazione concordiese “Humanitas D.I.U.”, che fa parte del tour che Magdi sta facendo in giro per l’Italia, per presentare il suo libro “Il Corano senza veli”.

È stata una serata interesantissima, durante la quale ho imparato diverse cose che potranno risultarmi utili in future conversazioni, specie sui social media.

La prima è che Allah è uno dei 360 idoli adorati all’interno del pantheon politeista arabo che Maometto prende e fa diventare l’unico dio dell’Islam.

Un’altra cosa che mi sono segnata sul mio taccuino è il fatto che il Corano sia un libro difficilissimo da leggere perchè scritto in un modo contorto ed è pieno di contraddizioni.

Magdi ha detto anche delle cose per me nuove ed importanti su Gerusalemme, in luce della recente decisione dell’amministrazione Trump di spostare l’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme, decisione che ha scatenato le ire del mondo islamico e di parte del mondo occidentale anti Trump.

Gli arabi pretendono che Gerusalemme diventi la capitale dello stato di “Palestina” qual ora si riuscisse a crearne uno (cosa di cui dubito fortemente).

Dicono questo perché, nel versetto 1 della sura 17 del Corano c’è scritto nel 621 d.C. Maometto arrivò dalla mosochea della Mecca alla moschea di Gerusalemme e da lì sarebeb asceso al cielo. Tutto bene, se non fosse per il piccolo fatto che nel 621 a Gerusalemme non c’erano moschee a Gerusalemme. La moschea di al-aqsa venne costruita 84 anni dopo. Quindi, quel versetto è falso, mentre è vero che Gerusalemme è capitale d’Israele da almeno 3000 anni.

Magdi h anche parlato di Europa e quello che ha detto non mi ha lasciato affatto tranquilla. Ha parlato di un continente incapace di dire la verità quando si tratta di Islam, che non si ama (crollo demografico, rinnegamento delle proprie radici) e che ormai si è arreso di fronte ad un Islam che in molte città europee, come Amsterdam, Bruxelles, Londra ed Oslo, fa da padrone calpestando le nostre leggi, i nostri valori e i nostri costumi, soffocato dal multiculturalismo.

Pur descrivendo un quadro davvero poco rassicurante, Magdi ha detto che è possibile far fronte a questa situazione riscoprendo la nostra cultura ed identità, oltre che invitandoci a muoverci per chiedere che chi ci governa faccia in modo che gli immigrati che vogliono venire in Italia rispettino le nostre leggi e i nostri valori.

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