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Spirito Santo Amore di Dio


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Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio» dagli Atti degli Apostoli, 2,1-11

PENTECOSTE: LO SPIRITO SANTO, COMPAGNO INSEPARABILE

Arriva la Pentecoste, arriva il dono dello Spirito Santo: come il vento impetuoso cambia la realtà e la natura, lo Spirito Santo è la forza divina che cambia il mondo, “entra nelle situazioni e le trasforma”, “cambia i cuori e cambia le vicende”. È una forza che spinge verso il centro, perché agisce nell’intimo del cuore, e una forza verso l’esterno, verso ogni periferia umana e ci spinge verso i fratelli.

Lo Spirito trasforma il cuore. Papa Francesco, ricorda come i cuori degli Apostoli
siano stati trasformati dallo Spirito: “da titubanti diventano coraggiosi”, da “timorosi quando Gesù era tra loro” diventano “audaci senza di Lui” e si spingono ai confini del mondo ad annunciare il Vangelo.

Un cambiamento che soddisfa pienamente l’uomo. Lo Spirito sblocca gli animi sigillati dalla paura”, spinge al servizio chi si adagia nella comodità. Fa camminare chi si sente arrivato. Fa sognare chi è affetto alla tiepidezza. Il cambiamento dello Spirito è diverso: non rivoluziona la vita attorno a noi, ma cambia il nostro cuore; non ci libera di colpo dai problemi, ma ci libera dentro per affrontarli; non ci dà tutto subito, ma ci fa camminare fiduciosi, senza farci mai stancare della vita. Lo Spirito mantiene giovane il cuore.

Un “ricostituente di vita”. Rinnovando il cuore, lo Spirito ci trasforma da peccatori in perdonati e ci rende veramente liberi, soprattutto quando siamo a terra per le fatiche della vita e andare avanti ed amare sembra impossibile. Quanto ci farebbe bene assumere ogni giorno questo ricostituente di vita! Dire, al risveglio: Vieni, Spirito Santo, vieni cuore, vieni nella mia giornata”.

Come un bambino, cambia la vita. Quando c’è lo Spirito succede sempre qualcosa, quando soffia non c’è mai bonaccia. Eppure spesso “noi ammainiamo le vele”. Come quando, in una famiglia, nasce un bambino: scombina gli orari, fa perdere il sonno, ma porta una gioia che rinnova la vita, spingendola in avanti, dilatandola nell’amore. Lo Spirito porta un “sapore di infanzia” nella Chiesa.

Dona pace e speranza nel mondo. Lo Spirito Santo, dono di Dio, ci ricorda quanto Gesù ha detto e compiuto. “Lo Spirito porta Gesù nel nostro cuore“. Il primo dono di ogni esistenza cristiana è lo Spirito Santo. Non è uno dei tanti doni, ma il Dono fondamentale. Lo Spirito è il dono che Gesù aveva promesso di inviarci. Senza lo Spirito non c’è relazione con Cristo e con il Padre. Se possiamo in verità invocare Dio chiamandolo “Abbà – Papà”, è perché in noi abita lo Spirito Santo; è Lui che ci trasforma nel profondo e ci fa sperimentare la gioia commovente di essere amati da Dio come veri figli. Tutto il lavoro spirituale dentro di noi verso Dio lo fa lo Spirito Santo. Lavora in noi per portare avanti la nostra vita cristiana verso il Padre, con Gesù.

Lasciarsi plasmare dallo Spirito. Aldilà dei nostri giudizi affrettati e delle nostre resistenze a promuovere riconciliazione e comunione, al di là di tutte le nostre possibili testardaggini poniamoci alcune domande: “Il mio modo di vivere la fede è docile allo Spirito o è testardo? Accolgo l’invito a chiedere che lo Spirito venga, in abbondanza, perché lo Spirito armonizza i cuori lacerati dal male, frantumati dalle ferite, disgregati dai sensi di colpa?

Promuovo riconciliazione e creo comunione, o sempre sto cercando, ficcando il naso dove ci sono difficoltà per sparlare, per dividere, per distruggere?

Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, lasciamo che Lui ci parli al cuore e ci dica questo: che Dio è amore, che Dio ci aspetta, che Dio è il Padre, ci ama come vero Papà, ci ama veramente e questo lo dice soltanto lo Spirito Santo al cuore. Sentiamo lo Spirito Santo, ascoltiamo lo Spirito Santo e andiamo avanti per questa strada dell’amore, della misericordia e del perdono.

Spirito Santo tu sei la forza, tu sei la luce,
tu sei capace di farci andare avanti e di insegnarci come pregare.
Vieni dunque Santo Spirito e riempi i cuori dei tuoi fedeli. Amen

don Natale

fonte: “Canta e Cammina”, foglietto settimanale dell’unità pastorale di Concordia, Sindacale e Teson

Categorie:Spirito Santo
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